Elegante e raffinato, il Prosecco Rosé è un’unione armonica tra i sentori freschi del vitigno Glera e le note strutturate del Pinot Nero che apporta profumi di frutti rossi, lampone e ribes. Il Prosecco Rosé è estremamente ricercato sia per lo straordinario equilibrio del sapore che per il colore accattivante e prezioso. Va incontro agli amanti delle bollicine che vogliono uno spumante strutturato al gusto e raffinato alla vista. Il colore rosa tenue è l’annuncio di un bouquet fresco ma vivace, che al naso offre sentori di frutta e di bacche rosse mentre al palato ricorda la mineralità tipica dei prosecchi. Perfetto come aperitivo, può essere abbinato anche a piatti delicati e crudités. Il Prosecco DOC Rosé Millesimato Extra Dry Pirani è espressione delle migliori uve provenienti dalle colline del terroir e per la sua armonia e struttura ha vinto la medaglia d’argento al Concorso Mondiale di Bruxelles 2021 e la medaglia d’argento al Best Wine Award 2021 in Francia.
PROSECCO D.O.C. ROSÉ MILLESIMATO EXTRA DRY
Medaglia d’argento al Concorso Mondiale di Bruxelles 2021
Medaglia d’argento al Best Wine Award 2021 in Francia
Uvaggio: 85% Glera, 15% Pinot Nero
Grado Alcolico: 11%
Sapore: Spiccate note floreali e fruttate
Colore: Rosa tenue
Abbinamenti: Ottimo come aperitivo, si sposa egregiamente con piatti delicati
Temp. di Servizio: 8°-10° C
Formati: 75 cl / 20cl
Raffinato
Il Prosecco Rosé nasce da un blend di due vinificazioni separate: uve Glera e Pinot nero. Le prime sono selezionate e lavorate secondo il classico metodo di base per tutti i prosecchi. Le seconde invece di essere vinificate in bianco, come per quelle usate nelle miscele del Prosecco DOC, vengono vinificate in rosso, cioè le bucce vengono lasciate a macerare nel mosto per la prima fermentazione. Questo conferirà al pinot le caratteristiche note di bacche e frutti rossi. I due vini sapientemente miscelati, ma con almeno l’85% di Glera, passeranno alla seconda fermentazione in autoclavi con il metodo Martinotti-Charmat. Il connubio fra le due uve donerà il colore rosato e soprattutto conferirà al Prosecco Rosé un gusto morbido e in equilibrio tra acidità e amabilità.
Il rosé è una tipologia molto apprezzata soprattutto all’estero dove gode anche di una grande tradizione. Ma sono le bollicine rosate ad aver conquistato progressivamente il mercato e in particolare il pubblico femminile che ne ama il colore ma anche il gusto intrigante, complesso e armonico. Infatti, oltre al colore, le principali differenze tra un Prosecco DOC e un Prosecco DOC Rosé risiedono soprattutto nel gusto più abboccato: il rosé ha una base zuccherina di poco maggiore e un minore acidità rispetto al Prosecco. Questo lo rende uno spumante rotondo e avvolgente al palato che si completa con le note molto spiccate di fiori e frutta. Il Prosecco Rosé è la nota vivace che può ravvivare l’aperitivo e i momenti di gioiosa convivialità e rendere glamour la tavola con la sua presenza elegante.
La modifica al disciplinare del Prosecco DOP è recente. Infatti l’introduzione della variante Prosecco spumante Rosé è stata approvata il 20 maggio 2020. Un cambiamento necessario che ha perseguito tre principali obiettivi. Per primo regolamentare una produzione di spumanti rosati non etichettati, già presente nel terroir del Prosecco e prodotti sia con uve rosse locali o anche con lo stesso Pinot Nero. In secondo luogo si è voluto cogliere la tendenza mondiale che vede crescere il mercato degli spumanti rosé con numeri importanti in molti paesi e in particolar modo negli Stati Uniti. Quindi si è voluto disciplinare con regole certe la produzione di Prosecco Rosé a tutela del marchio e soprattutto del consumatore che finalmente può acquistare un prodotto con qualità e caratteristiche certificate dal Consorzio di Tutela.
Il disciplinare di produzione prevede la possibilità di vinificare la versione Prosecco Rosé con uva Glera, in una percentuale che può oscillare tra l’85 e il 90%, e con Pinot Nero (10%-15%) che è un vitigno largamente presente nelle zone di produzione del Veneto e del Friuli e già usato nel blend del Prosecco DOC. Il vino di Pinot in questo caso viene ottenuto lasciando fermentare le bucce (in rosso) per ottenere la base della miscela che viene poi assemblata con la base Glera. Successivamente si procede con la seconda fermentazione. Il vino base viene posto nelle autoclavi con i lieviti e lo zucchero per la presa di spuma. Dopo almeno 60 giorni è possibile filtrare il vino per imbottigliarlo. Si tratta di un periodo piuttosto lungo, adatto a ottenere uno spumante di qualità.
A seconda degli zuccheri residui il Prosecco rosé può rientrare nelle sole categorie brut nature, brut o extra dry. La dicitura corretta da apporre in etichetta è Prosecco Rosé DOC con la dicitura millesimato e l’anno se prodotto con un minimo dell’85% di uve dell’annata.
Per il disciplinare un Prosecco Rosé DOC si contraddistingue per il color rosa tenue, delicate note citrine e la sinfonia di sentori di pesca. All’olfatto devono spiccare profumi fruttati insieme a delicati accenti floreali. Al gusto deve essere fresco, vivace e piacevolmente asciutto con una buona persistenza retrolfattiva.
Il Prosecco Rosé è uno spumante versatile. Sicuramente è il principe degli aperitivi glamour dove si fa notare per colore ma anche per la rotondità del gusto così da essere gustato in purezza o per cocktail raffinati. Perfetto per gli stuzzichini a base di pesce: crudités, sushi, crostacei. I pregiati gamberi rossi o i gamberoni scottati saranno sottolineati e accompagnati con una nobile nota minerale.
La caratteristica freschezza si può accostare anche a carni bianche o tartare e non stonerà con affettati delicati come un prosciutto S. Daniele o un prezioso culatello di Zibello.
Attenzione alla temperatura, va servito freddo a non più di 8-10 °C in un secchiello di ghiaccio, ma una temperatura inferiore tra 6-8 °C esalterà al massimo i sentori fruttati e floreali.